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I Due Ghiottoni - Food is Good

I due Ghiottoni da Mustafà

I due Ghiottoni da Mustafà

MUSTAFÀ non delude le aspettative, nonostante proprio lui sia venuto a mancare. La mancanza sua personale, certamente, si fa sentire. Ma la sua essenza e presenza sono “garantite” dalla freschezza del pesce e dal gusto immancabile in ogni piatto.

Non possiamo parlare di un ristorante “chic”, ma la “ristrutturazione” lo ricorda e vuole avvicinarsi. Non possiamo parlare di un ristorante “di nicchia”, ma i suoi piatti (forse), caratterizzati da qualità e “moderna tradizione” li superano. MUSTAFÀ: un nome storico che si rinnova e guarda al futuro. MUSTAFÀ, certamente, non delude neanche chi si ricorda del suo glorioso passato, di chi l’ha vissuto. Un passato che trova tutte le conferme nel presente.

Non ci possiamo aspettare, come accennavamo prima, cucina gourmet. Ma, in realtà, se andiamo da MUSTAFÀ non la ricerchiamo affatto. Anzi, desideriamo ardentemente la tradizione di un tipico ristorante di mare. Desiderio appagato in modo eccellente, nonostante (se proprio volessimo evidenziare il pelo nell’uovo) un personale non da grandi brigate. Ma a loro va la mansione di esperienza e di praticità, che, solo un locale come MUSTAFÀ, ti sa donare. Un personale capeggiato dall’austera presenza di altrettanti due esperti “maitre” che tengono i ritmi, molto serrati e veloci, di un ristorante già “sold-out” dalle 19.00. Maitre (o, più villanamente, responsabili di sala) che, comunque, trovano un posticino per sistemare quattro persone, raccomandando un servizio di durata limitata viste le prenotazioni del turno successivo, sullo “chalet” che affaccia direttamente sul mare.

Non possiamo non soffermarci sui piatti servitici. Ma non possiamo esprimere a parole quanto si è gustato dal vivo. Quindi, il consiglio principe è quello di andare da MUSTAFÀ e semmai farvi consigliare, come abbiamo fatto noi.

Abbiamo cominciato con un antipasto “della casa”. E possiamo subito affermare “e che casa!!!”. Bruschette, crocchette di patate rigorosamente artigianali (fatte a mano). Insalata di polpo, dove la parola “fresco” si “stabilizza” e caratterizza tutto il servizio. Crudo di gamberi su letto di rucola con scaglie di parmigiano: piatto fantastico, unione di gusti unica. Buonissimo. Ma, ancor più buoni e sorprendenti, i calamari gratinati al forno. La gratinatura gustosissima e unita benissimo ai “tondini” di calamari. Sui primi non ci sono dubbi: spaghetti a vongole. Non ci deludono. Come non ci deludono i “paccheri con rana pescatrice”, molto ben conditi. Non potevamo chiudere così la serata. Dovevamo farci servire una immancabile grigliata di pesce spada e calamaro. Si scioglievano in bocca. Allo stesso tempo, per forza di cose, c’era da ordinare, nella più tradizionale (anche se mai banale) delle ordinazioni a ristorante, scegliere anche una frittura di calamari e alici. Davvero, confermiamo quanto ci è complicato, riuscire ad esprimere a parole la bontà che racchiudevano questi piatti. Il dolce -è proprio il caso di dirlo- ha rappresentato la “ciliegina sulla torta”. Pistacchio e cioccolato fondente il primo tortino assaggiato, l’altro una ricotta e pera sublime, anch’essa non scontata. Sul conto non ci soffermiamo perché più che giusto (anzi!).

A fare da sfondo, come già accennato, il “porticciolo” di Seiano (Vico Equense), con un tramonto dai colori rilassanti. Vocio di vari dialetti italiani e lingue straniere completavano questo quadro dalle sfumature intense. Un quadro in cui l’Italia e, in particolare il Sud, venivano rappresentati tutti. Anche con i propri difetti. Ma con l’immenso pregio dell’enogastronomia, tipica e inimitabile.

A completare questa “opera d’arte” (non volendo esagerare ma proprio perché c’è anche imperfezione facciamo riferimento ad un’opera d’arte) vi è il restyling effettuato all’interno: moderno ma pregno di una tradizione intramontabile. A partire dai bagni (rinnovati e ammodernati). Come pure l’arredamento. Ma la simbologia essenziale resta, “irremovibile”, quasi a coprire e a proteggere gli ospiti-commensali: le (non così tanto banali, almeno come sistemate e in quel contesto) reti da pesca, in rappresentanza di quel bellissimo mare su cui affaccia MUSTAFÀ. Quel mare che trasmette, attraverso, appunto, le reti, l’unione e la sinestesia di profumi, gusti e “dipinti” del mediterraneo. Quelle reti che ci catturano e ci fanno restare affascinati da quelle “emozioni gustative” protagoniste dell’esperienza vichese. Quella rete che ci catturerà e ci segnerà, quasi a modello, per le prossime degustazioni “marinare”.

Ristorante Pizzeria Mustafà
Marina d’Equa, Via Marina d’Equa, 4
80069 Vico Equense (Na)
Tel & Fax +39.081.802.86.02
sito web: http://www.ristorantemustafa.it

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