Rovy: Brezza marina alle falde del Taburno

Se volessimo applicare la matematica al difficile ma affascinante mondo della ristorazione incapperemo certo in una proporzione: Daniele sta a Roviezzo come Rovy sta a arte/gusto.

Si, perché Daniele ne ha fatto un’arte. Patron chef del ristorante alle falde del taburno, è tornato nel suo paese di orgine, Montesarchio, dopo tante esperienze fuori regione.    

Le proposte in termini di arredamento, location e gusto potremmo inserirle in una galleria d’arte.

La location e l’arredamento sono eleganti, non formali, tendenti alla sobrietà. I colori ricordano qualche opera di Mimmo Palladino. I piatti… -che dire?- Gauguin, per la presentazione, o anche Miró, per l’abbinamento cromatico, (solo per citarne qualcuno) farebbero a botte per vedersi assegnata la paternità. Non vorremmo rasentare un’esagerazione inverosimile, ma le sensazioni alla vista, soprattutto dei piatti, e al gusto sono davvero queste.

Nel titolo abbiamo parlato di brezza marina. Bene, Daniele ha portato il mare in provincia di Benevento: un mare ricercato, delicato come pennellate d’artista pronto a scaldare il cuore e il gusto.

Rapporto qualità/prezzo eccellente, con una carta dei vini minimal ma ricercata. In sala lo staff assicura professionalità, mentre, nella cucina a vista, i collaboratori di Daniele “dipingono” e “scolpiscono” piatti gustosi e belli da vedere.

Dal crudo di mare al dolce: per la menzione speciale ossia per l’immagine di copertina ci è stato difficile scegliere un solo piatto. Abbiamo quindi deciso di racchiudere in un unico quadro, quattro dei piatti che maggiormente ci hanno colpito: Gli antipasti, fiori di zucca ripieni di ricotta di bufala croccanti con un cuore soffice e gustoso ; Il carpaccio di tonno, polipo, calamari e seppie con insalatina di rucola lasciano il palato fresco e pulito. Gli spaghetti ai ricci di mare, serviti con uno splendido piatto, una pennellata di nero fa da letto alla pasta finemente preparata, l’odore del mare inebria i commensali. Una speciale ricotta e pera su base di babá chiude l’opera, lasciandoci tratti di felicitá.

Non diteci che non avevamo ragione!

Rovy Risto

Via Fizzo, 29

82016 Montesarchio

www.rovy.it

Tel. 393 8834119

È tutto pieno: il successo fantasioso del mare di Triglia.

Evidentemente non è per nulla scontato trovare del pesce fresco nell’entroterra irpino. Abbiamo trovato, innanzitutto, geniale concepire un modo “nuovo” di intendere il mare, inserendolo nel contesto città di Avellino. Posti limitati (abbiamo impiegato quasi un mese per riuscire a trovare quattro posti liberi-forse perché poco dopo l’inaugurazione) per offrire l’esclusività e renderla alla portata di tutti. Ci ha pensato Mirko Balzano, non nuovo al “lancio” di sofisticate (ma mai snob) ambientazioni e piatti ricercati uniti dalla tipicità dei prodotti e dai tradizionali processi di preparazione.

Triglia ha voluto rompere gli schemi: li ha reinventati e proposti al “cittadino di città”. Con successo, a nostro parere! Il successo parte dal design. Linee e colori ricordano una pescheria (chic e pulita). Si nota che la ricerca “balzaniana” si è soffermata su tutti i dettagli: dalla pittura all’arredamento concreto, di nicchia (inteso nel senso più positivo possibile) ma pratico. È di certo una trattoria, ma “stellata”.

Cosa accade in cucina è visibile a tutti: i giovanissimi chef per nulla si lasciano “intimorire” dagli sguardi incuriositi dei commensali, proseguendo il loro lavoro (azzardiamo) che diventa creazione artistica. Non distraendosi mai dalla preparazione, vengono al tavolo, ti consigliano ed “esaudiscono” i desideri più gustosi, anche se non presenti nel menù.

Lo staff di sala , guidato da Gerardo (a noi già noto per altre esperienze degustative), ti accoglie simpaticamente e professionalmente, consigliando, nella maniera più adeguata , piatti e abbinamenti con i migliori vini.

Principi di Triglia sono certamente i piatti (e i loro ingredienti). Il polpo su noce di patate potrebbe sembrare qualcosa di scontato, ma se queste ultime fossero aromatizzate al limone, accompagnate da spinaci e da una maionese alla soia, e l’antipasto intero (varie portate) fosse servito in barattoli vintage, arricchendo anche gli occhi, allora vi trovate nel regno balzaniano con i suoi fieri scudieri (cui lascerà la guida), con a capo Salvatore Tarantino. I cavalieri, pur di accontentare noi instancabili e insaziabili novelli degustatori, sono a disposizione anche poco dopo l’orario di chiusura della cucina.

Ecco che allora Triglia per noi ha rappresentato, più che una semplice e tradizionale cena ad un ristorante di pesce, una vera e propria esperienza gustativa, olfattiva e visiva. Essenziale ma speciale.

Per la menzione speciale, scegliendolo come immagine di copertina, abbiamo pensato ad un primo piatto: paccheri al ragù di mare.
Triglia – trattoria di mare

Via Cristoforo Colombo, 33

83100 Avellino

Tel. 0825 702123

Modalità birra al B-Mode


Vogliamo riprendere “a bomba” il nostro viaggio culinario, tra le location tradizionali ma con gusti ricercati e ricreati.
Ci siamo soffermati non una (e in realtà neanche due), ma più volte, sulle proposte inserite nei menù del B-Mode. É solo un ristorante? No! È solo una pizzeria? No! É solo un sushi bar? No! Ma soprattutto è birreria. Supponiamo che la B del suo nome sia proprio voluta per accentrare il tutto alla birra. Ed effettivamente la birra merita l’attenzione principale. Innanzitutto perché prodotta dalla famiglia Doria, proprietari del birrificio, del ristorante e del beer-bar, seguendo la tradizione artigianale e unendola a gusti surreali (ci riferiamo alla Goose-Bone, birra al sale) piuttosto che a tradizioni enologiche irpine (L’inifinita – la birra al fiano). Secondo poi, le birre sono tutte abilmente abbinate (sotto consiglio di Daniele, uno dei proprietari, e dallo staff di sala) a seconda delle pietanze scelte. 
Soffermiamoci ora, proprio sulle pietanze. La pizza. Gourmet o tradizionale che si scelga, la delusione certo non pervaderà il tuo piacere, anzi ti suggerirà di tornarci (proprio come è successo a noi). Pasta e condimenti non hanno nulla da invidiare, innanzitutto per qualità, alla vera pizza napoletana. I prodotti di prima scelta sono la caratteristica (qualititativamente parlando) anche della ristorazione. Aperta sia a pranzo che a cena, assicura un buon rapporto qualità/prezzo. Anche la presentazione è certamente ispirata alle cucine stellate senza tradire le aspettative (anzi le supera). Oltre alla birra, al buon cibo, alla pizza, le aspettative non deludono neanche per tutto ciò che riguarda l’angolo sushi. In franchising con la catena “Jap one”, il sushi proposto racchiude l’anima giapponese, italianizzata a tratti. Il sushi chef abilmente maneggia dell’ottimo pesce fresco e invita, cercando di capire a fondo le preferenze dei commensali, a degustare persino le bacche di soia, nell’attesa di essere serviti (anche il quinto!) piatto degustazione (sarà perché è tutto ottimo o perché siamo noi particolarmente “affamati”).
Un “quasi centro direzionale” ospita, alla base, il B-concept (bar e ristorante). Al centro un grande e futuristico bancone bianco (per pranzi veloci o per una -straconsigliata- degustazione di birra -e non solo-). Le ampie vetrate e il sapiente light-design danno l’impressione di essere avvolti e coccolati in un tipico lounge bar della Grande Mela.
La menzione speciale va al piatto (scelto come immagine di copertina) “Polipo grigliato su crema di mais con capperi e pomodori secchi”.

B-mode 

Via Aldo Pini, 10

83100 Avellino

Tel. 0825 1930779

www.bmode.net